ALT Stazione del Gusto di Niko Romito

Niko Romito, chef e imprenditore stellato, è ora insieme ad Eni nell’ambizioso progetto di apertura di decine di punti vendita street food all’interno delle stazioni di servizio Eni. La qualità e il design di Archigia sono stati scelti da Eni per fornire la brand identity Niko Romito nei nuovi punti vendita in apertura. La storia di Niko Romito nasce da un ristorante di famiglia a Castel di Sangro, da lui rilevato alla morte del padre. Romito sospende gli studi in economia e si appassiona alla ristorazione. In breve tempo conquista tre stelle Michelin e amplia il suo business con nuove aperture e collaborazioni con Bulgari e ora con Enilive. Al di là del suo indiscusso talento di chef, del decisivo apporto della sorella, manager pragmatica e capace di realizzare le sue visioni imprenditoriali, penso che il suo successo debba molto alla sua capacità di creare un’equipe motivata e coesa, presso la sua Accademia del Gusto di Castel Sangro. Con lungimiranza e generosità ha formato negli anni una schiera di giovani chef e maestranze in cucina e di sala, che ora lo supportano in tutti i suoi nuovi progetti. I suoi “capimastri” si dedicano al perfezionamento delle nuove formule aiutandolo ad elaborare soluzioni innovative e presentazioni originali. Dopo aver studiato ricette e ingredienti e aver perfezionato le sue preparazioni nel ristorante Casadonna, con la Stazione del Gusto Alt, ha adottato un format di street food, con ingredienti genuini e presentazioni accurate. È un percorso che condividiamo con entusiasmo. Lo studio dei dettagli della linea Romito, la ricerca di soluzioni tecniche semplici ma efficaci ci ha portato alla costruzione del nuovo brand in corso di realizzazione per il punto vendita di prossima apertura a Ostia che si aggiunge al primo, già aperto, a Viale America a Roma. Qualunque sia l’obiettivo, la formazione di un team capace, coeso e motivato ci sembra fondamentale. Il tempo dedicato alla formazione di nuovi collaboratori fa sempre la differenza. In cantiere, come in cucina, tutto si può pianificare, organizzare, si possono tagliare i tempi, aggiustare i cronoprogrammi, ma poi sul campo, in prima linea, ci sono loro, che sanno fare la differenza: il fattore umano.